Pietro Ferrari nasce a Filattiera nel 1874 e avrà legami con la sua terra fino alla morte, avvenuta nel 1945. Dopo gli studi liceali, fra Pontremoli e Massa, inizia a interessarsi di storia locale, divenendo uno dei nomi più prestigiosi della Lunigiana. Si dedica con passione alla politica e collabora con il periodico “La Terra”, incarnando lo spirito socialista dei giovani italiani di fine Ottocento, che non mancarono di richiamarsi al cristianesimo delle origini. Frequenta l’Università di Parma e si laurea in medicina nel 1899, seguendo le orme paterne. All’inizio del 1900 intraprende la carriera militare a Firenze, Padova e poi a Tripoli, in Libia, nell’ambito della sanità militare, continuando la sua attività di studioso e giornalista.  A Tripoli fonda l’Educatorio arabo, istituto che si prendeva cura dei ragazzi orfani, li accudiva e dava loro un’istruzione di base. 

Durante la Prima Guerra Mondiale partecipa a numerose operazioni belliche e, nel 1917, sul Carso, viene decorato con la Medaglia di bronzo al Valor Militare. Finita la guerra, torna a casa e continua ad esercitare la sua attività di medico, di storico locale e di politico. Durante la dominazione nazifascista, fu dichiarato nemico di ogni faziosità e fanatismo. Nel 1944 si ritira nella sua casa di Filattiera, ma continua ad essere molto attivo in campo sociale e politico, diventando primo Presidente del CNL di Pontremoli. Si spegne a pochi giorni dalla fine della guerra, senza poter essere testimone del tramonto di uno dei periodi più bui della storia.